Di Rosangela Barbato
Sempre più spesso si sente parlare dei cosiddetti “affitti brevi”, ma in cosa consistono?
Essi sono dei contratti di locazione di immobili a uso abitativo per periodi inferiori a 30 giorni. Quando si possiede un immobile, anziché metterlo in affitto per lungo tempo, si può decidere di renderlo disponibile per periodi di tempo brevi. È una formula che attira molti turisti, non a caso diversi proprietari di case e appartamenti scelgono di trasformare i propri immobili in B&B.
Ma quali sono i vantaggi per i proprietari?
Se un immobile viene affittato per meno di 30 giorni, non c’è l’obbligo di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate.
Quando un inquilino lascia l’immobile, questo può essere subito dato in affitto, cioè si possono avere più affitti brevi consecutivi, purché cambino gli inquilini.
L’affitto breve può essere gestito direttamente dal proprietario della casa o tramite piattaforme online come booking.
Quest’autonomia ha permesso ai proprietari di velocizzare i check in attraverso dei lucchetti, di cui si è sentito spesso parlare. Fino a poco tempo fa, i gestori di B&B potevano velocizzare gli accessi alle strutture dando ai propri inquilini dei codici per sbloccare i lucchetti degli appartamenti, permettendo loro di accedere direttamente agli immobili. In questo modo non era necessario incontrare di persona l’inquilino temporaneo.
Il ministero dell’Interno ha ritenuto che questa fosse una pratica pericolosa, in quanto non avviene attraverso di essa un vero e proprio riconoscimento dell’ospite e per questo, il 18 novembre 2024, ha emanato una circolare che aveva come oggetto “identificazione delle persone ospitate presso strutture ricettive”. Il ministero dell’Interno ha ritenuto che coloro che gestiscono queste strutture “sono tenuti a verificare l’identità degli ospiti” di persona.
Nonostante ciò, gli affitti brevi continuano ad essere una pratica diffusa e in notevole crescita.
I proprietari di immobili prediligono sempre di più gli affitti brevi perché possono incassare prima e perché un immobile che viene occupato per un tempo breve difficilmente potrà subire danni importanti. Queste sono garanzie che i contratti a lungo termine non sempre danno, motivo per cui ad oggi è molto difficile affittare un immobile con contratto classico pluriennale.